Carissime, carissimi, GRAZIE!
E’ ancor più grazie a tutti voi se quest’anno le Geo grafìe del festival si sono compiute, in fuorirotta imprevisti!
A voi, gente di Rdm, che siete arrivati al parco di villa Wassermann nonostante le piogge che ci “circondavano”, e avete apprezzato tutto quello che siamo riusciti a “mettere in campo” al di là del fango e dei rischi del tempo incerto.
A voi, ospiti-protagonisti di tante provenienze diverse, artisti della musica del canto e della danza, dell’artigianato e della fotografia, dei laboratori e delle cucine, e della parola che narra fatti e della mente che li investiga, scrittori e giornalisti di qui e d’altrove …
A voi, volontari senza confini e senza pause, capaci di far fronte con determinazione e allegria alle emergenze della pioggia e del fango, in mille occupazioni diverse, diversamente necessarie a far sì che la festa fiorisse! Ne ricordiamo una squadra fra tutte, la meno vista, coloro che lontano dalla festa hanno faticato fino a tarda ora a tirar fuori le auto impantanate…
A voi, associazioni che avete deciso di rischiare fino in fondo, sentendo ancor più vostro il festival nel rischio e nell’emergenza del maltempo, presenze decisive e preziose negli stand e nelle proposte artistiche, nella sfilata e nel parco.
A voi, Amministrazione comunale, che nella figura del Sindaco e di tanti altri collaboratori e lavoratori vi siete impegnati con noi fidandovi delle nostre scelte.
E grazie alla squadra del comitato organizzatore, che ha saputo prendere le decisioni più sagge man mano il festival procedeva, per riuscire a far lievitare il pane della festa, impastandolo insieme a tutti gli altri, con responsabilità e leggerezza insieme…
E un ultimo, ma non ultimo, Grazie! A tutti coloro che ci hanno creduto e hanno pregato in modi diversi perché festa fosse, perché il tempo tenesse… siamo stati graziati anche grazie a chi si è impegnato in modo silenzioso e plurale secondo la propria fede…
Le Geo grafìe fuorirotta si sono manifestate in tracce mille volte impreviste che hanno lasciato semi di futuro in tutti coloro che hanno partecipato al 21° festival di Ritmi e danze dal mondo!
A tutti e a tutte, GRAZIE!

la carovana di Ritmi e danze dal mondo

Ecco gli orari definitivi per il Festival 2016 di Ritmi e Danze dal Mondo a Giavera (TV).

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E dopo aver annunciato i primi gruppi musicali, vi sveliamo alcuni degli ospiti che avremo modo di ascoltare e conoscere dal 2 al 5 giugno a Giavera per il Festival di Ritmi e Danze dal Mondo 2016.

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Marta Ottaviani
giornalista italiana che da più di un decennio si occupa di Turchia ed autrice del libro “Mille e una Turchia”, pubblicato da Ugo Mursia editore, attualmente è corrispondente dell’agenzia Tmnews e collaboratrice di Avvenire e La Stampa.

Dimitri Deliolanes
È un giornalista greco. Ha lavorato come corrispondente per il canale televisivo greco Ert in Italia. Il suo ultimo libro è La sfida di Atene. Alexis Tsipras contro l’Europa dell’austerità (Fandango libri 2015).

Yavuz Baydar
Giornalista da oltre 35 anni, è opinionista per il quotidiano turco Today’s Zaman, dove scrive di politica interna, di politica estera e media. I suoi articoli sono apparsi anche su testate come New York Times, Guardian, Süddeutsche Zeitung, El Pais e il sito di Al Jazeera. Ha un blog su Huffington Post e Al Jazeera. Nel dicembre 2013 ha co-fondato P24 – Platform for Independent Journalism, per monitorare i media turchi.
Di recente ha ricevuto il Premio Speciale per l’eccellenza giornalistica all’European Press Prize, che ha diviso con Guardian e Der Spiegel.
La sua ricerca The newsroom as an open air prison. Corruption and self-censorship in Turkish journalism è stata pubblicata dal Shorenstein Center a marzo 2015.

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GEO come mondo, come situazione geopolitica attuale che presenta situazioni di crisi e di sfida per tanti popoli. Ma anche GEO come terra, come suolo, casa comune di popoli e persone.

GRAFIE come storie di uomini e donne che abitano questa terra e con le loro vite la solcano e la riempiono… dunque GRAFIE come possibilità per ognuno di lasciare il segno dentro questa storia.

E anche GEO-GRAFIE come mappe mentali, come immaginario delle genti e anche di noi, del nostro territorio, mappe che da un lato sembrano inamovibili, dall’altro sono continuamente ricombinate da ciò che avviene, ai confini e all’interno dei territori stessi.

e FUORIROTTA perché tutte queste storie, queste sensazioni, ci spiazzano, soprattutto in questo tempo, nel quale il muoversi imprevisto di tanta gente, imprevisto per molti, secondo rotte geografiche e culturali che non credevamo possibili, ci portano su piani di vita altri rispetto a quelli che avevamo immaginato e programmato.

Quindi anche noi siamo provocati ad adattarci, con spirito resiliente, a quanto ci va accadendo attorno. Ciò significa affrontare creativamente i mutamenti così veloci di tante GeoGrafie spaziali e culturali, di cui i flussi di persone in migrazione costituiscono una spia potente, ma non unica.

Ciò significa attraversare confini mentali, decidere come muoversi avendo attenzione e rispetto della terra sulla quale si cammina e di chi ci sta attorno. Per poter riuscire a trasformare spiazzamenti, rischi, paure, fatiche in opportunità di futuro condiviso, e non rassegnato, non arreso.

Un cammino di ricerca possibile solo costruendoci come parte di una comunità, facendo crescere comunità di azioni e di scelte attorno a queste possibilità.